L’impianto di progetto si struttura attraverso l’articolazione morfologica degli edifici esistenti con prevalente andamento orizzontale, cui si integra, lungo la via Cornalia, un nuovo edificio ad angolo a chiusura del fronte sud-est. L’insieme degli edifici esistenti compone la sagoma
dell’isolato e ciascuno dei componenti afferma, nella propria singolarità, l’unitarietà dell’intorno urbano.
L’intervento è costituito da cinque corpi di fabbrica disposti in continuum tra loro e che nella loro regolarità realizzano spazi inclusi sempre uguali per dimensione e rapporti con l’esterno. Tale andamento discende dai tratti distintivi della morfologia del contesto e, figurativamente, dalla volontà di conferire all’impianto degli edifici l’immagine di una struttura che rappresenti coerenza prospettica dei fronti esterni ed interni.
Inoltre l’impianto è caratterizzato dalla discontinuità delle gronde e delle falde tipica
del tessuto storico e da tetti piani tipici invece delle architetture contemporanee.
Il nuovo edificio di via Cornalia è peculiare, riconoscibile e in grado di aderire alle
necessarie trasformazioni che questo ambito territoriale richiede. L’immagine
è di trasparenza e di continuità, volta a comunicare il senso di un’operatività visibile.
I prospetti sono in gran parte costituiti da facciate in vetro-alluminio a doppia pelle
che funge da collettore solare passivo. Questo tema riguarda l’attenzione all’aspetto
energetico, che giustifica la presenza delle serre climatiche inserite sui fronti sud-est.
Infatti questi sono i fronti più favorevoli al miglioramento dei rendimenti solari e utili
anche per ricostruire l’angolo prospettico delle facciate sul cortile aperto.
Particolare attenzione è stata posta dell’ecosostenibilità dei materiali, al contenimento consumi energetici e alla flessibilità del layout interno.